lunedì 16 marzo 2015

Il baratto amministrativo



Barattare la propria manodopera, il proprio lavoro, la propria fatica con le tasse da pagare. Saldare i debiti col fisco - se vogliamo semplicificare - mettendosi a disposizione del proprio Comune con lavori socialmente utili. La misura, il cosiddetto “baratto amministrativo”, è stata introdotta dallo Sblocca Italia ed è attualmente allo studio da parte di vari Comuni d'Italia.
La pulizia delle strade, l'abbellimento della aree verdi, la manutenzione. Ma anche il recupero di aree e beni immobili inutilizzati. Chi ha difficoltà a far quadrare i conti potrebbe in questo modo, rendendosi utile per la comunità, saldare i suoi debiti con il Comune. Sempre che questo decida di sfruttare questa possibilità prevista dal decreto sblocca italia.
Secondo lo Sblocca Italia “i comuni possono, infatti, definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano.”   A Vasto, in Abruzzo, ad esempio, l'idea di cinque consiglieri è quella di chiedere una mano ai cittadini per la pulizia e vigilanza dei parchi, l'assistenza alle scolaresche e lo spalamento della neve. Ma altri comuni hanno già chiuso la porta a questa possibilità. A Monza canoni e bollette non pagate nel 2013 superavano il milione di euro. Il baratto amministrativo è ora al vaglio in alcune cittadine della Sardegna, come Guspini, Sardara, Isili e Quartu Sant’Elena. 


Nessun commento:

Posta un commento