sabato 28 febbraio 2015

Smobilizza lo stock di magazzino



Cosa succede quando produci più di quanto il mercato richiede o hai fatto uno stock di magazzino eccessivo?  Un magazzino sovrascorta è un costo per la tua azienda? Per vendere la merce in eccesso sei costretto ad abbassare i prezzi: svendi il tuo prodotto rischiando, nonostante l'aumento dei volumi di vendita, di non riuscire a coprire i costi che hai sostenuto per produrre e di svalutarlo agli occhi degli acquirenti. Grazie a FASTCOIN ti liberi dei prodotti in eccesso. Non si tratta solo di sgomberare un magazzino ma di evitare i rischi della sovrapproduzione e il pericolo di dover svalutare i tuoi prodotti. Noi, con i nostri canali possiamo far si che la tua merce in eccesso incontri la domanda che non avrebbe incontrato tramite i normali canali.

domenica 22 febbraio 2015

Il Baratto Commerciale come alternativa al Credito Bancario



La Società X, che produce Componenti Hardware, ha intenzione di ampliare la sede produttiva. Budget di spesa Euro 30.000 euro per acquisti di Mobili da Ufficio e Stampanti. Viste le difficoltà ad ottenere il finanziamento di 30.000 euro, la Società X, si iscrive al Circuito FASTCOIN di Baratto Commerciale, dopodiché trova fra i membri del Circuito alcune Aziende che forniscono Arredi per Ufficio e Stampanti. Quindi acquista con regolare fattura per un importo di 30.000 euro, con l’impegno a ripagare tale debito (contratto nei confronti del Circuito e registrato in un Conto Baratto) fornendo ai Membri del Circuito stesso gli Articoli di sua produzione o uno stock di Magazzino.
Grazie alla possibilità di acquistare senza denaro merci e servizi all’interno del Circuito, l’Azienda X ha evitato i costi di un finanziamento bancario, oltre che le difficoltà stesse a reperirlo (l’ unico costo monetario sara`una minima commissione del valore delle transazioni). ulteriore vantaggio all'utilizzo del circuito commerciale consiste nel fatto che non pagando in denaro, ma ripagando con la propria merce e/o servizi, ha sostenuto un costo reale nettamente inferiore. Ipotizziamo che i costi reali della merce che ha venduto all’interno del circuito siano di 15.000 euro (costi di acquisto o produzione di quanto utilizzato per ripagare il valore di 30.000 euro) e che la commissione per la transazione sia stata di circa 1.500 euro, alla fine l’acquisto di 30.000 euro per ampliamento locali ha avuto un costo reale di 16.500 euro.
Quindi infine, grazie al Circuito di Baratto e allo scambio in merce, l’ Azienda X non solo ha raggiunto più velocemente l’obiettivo prefisso, ma ha anche speso 16.500 euro, con un risparmio di 13.500 euro che potrà utilizzare per ulteriori investimenti.
Un ulteriore risparmio e` dovuto anche alla mancanza di interessi passivi, che nei circuiti di baratto non vengono solitamente calcolati sull’importo a debito che sara` ripagato tramite future forniture.
Certamente, se si gestisce bene la cosa, con l’aiuto di un buon Circuito di Baratto, questo vantaggio non e’ da sottovalutare.
Ma c’e`anche un altro vantaggio nell’utilizzo e nell’appartenenza ad un Circuito di Baratto Commerciale: Pubblicità Gratuita fra i Membri del Circuito e possibilità di reperire nuovi clienti paganti.
NB: la fatturazione dei beni e servizi avviene normalmente come accade per le normali transazioni.

martedì 17 febbraio 2015

Nuovi Clienti con FASTCOIN


Al momento della tua adesione FASTCOIN si impegnerà a far si che i tuoi prodotti incontrino la relativa domanda. SE TU GUADAGNI NOI GUADAGNIAMO.
Se sei un imprenditore agricolo e vuoi trovare dei compratori diretti, senza costi di commercializzazione, noi possiamo aiutarti. 



sabato 14 febbraio 2015

La nostra idea di BUSINESS

           


FASTCOIN è un nuovo MODO DI FARE BARATTO di fare commercio, di essere solidali, vicino alle imprese e consumatori, un modo alternativo di stimolare l’economia locale. Le imprese si fanno credito e si garantiscono a vicenda con la vendita dei propri beni e/o servizi questo perché FASTCOIN sei tu, tu sei il circuito e tu sei il protagonista del sistema.

FASTCOIN è un modo nuovo di pagare gli stipendi ai dipendenti. Sei un’impresa che ha molti dipendenti? Stipula degli accordi attraverso i quali, almeno un 20/30% del loro importo sia pagato in moneta LitCoin® (LC®). I vantaggi? Per il dipendente che riceve moneta complementare avrà in cambio una rivalutazione della somma ricevuta (da un 1% al 3% del valore facciale), quindi a fronte di 300 euro ricevuti avrebbe fino a 309LC®. Se l’impresa che paga gli stipendi fosse una della grande distribuzione alimentare la stessa avrebbe l’ulteriore vantaggio di vedere aumentare le proprie vendite? Perché? È molto probabile che il dipendente che riceve LC vada dall’impresa che vende alimentari per fare i suoi acquisti mensili (quello che succede quando i dipendenti ricevono ticket restaurant spendibili in alcuni supermercati). La stessa impresa distributiva potrebbe concedere ai portatori di LC® un ulteriore sconto sui prodotti acquistati, diciamo un altro 1% (per il consumatore a conti fatti sarebbe un +4% di aumento del potere di acquisto).


Se interessati richiedete l'intero progetto a info@fastcoin.it





[1] La percentuale di pagamento in LC che i soggetti convenzionati possono accettare può variare da un minimo del 40% fino, in alcuni casi, ad un massimo del 100% del prezzo del bene o servizio oggetto di transazione.

venerdì 13 febbraio 2015

I vantaggi della Moneta Complementare



VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE: SVILUPPO ECONOMICO
Le risorse umane e naturali hanno permesso la nascita e l'evoluzione dell'economia; la valorizzazione delle risorse umane ha consentito lo sviluppo dell'organizzazione del lavoro, il progresso e la specializzazione delle professioni, la maturazione delle competenze; tali risorse hanno permesso di sfruttare le risorse naturali: l'agricoltura per produrre i frutti della terra, l'allevamento per i frutti della selvaggina, l'edilizia per la costruzione di case, ecc..
Tali risorse costituiscono il baricentro dell'economia reale cresciuta prima attraverso il baratto, poi attraverso l'utilizzo della moneta; ma col passare del tempo quelle risorse hanno gradualmente perso valore specifico rispetto al valore della moneta che oggigiorno ha segnato il passaggio dall'economia reale all’economia monetaria. In questa moderna economia il baricentro è il denaro, non più mero mezzo di scambio, ma ossessione primaria rispetto a tutte le altre risorse di cui spesso ci si priva; la ricchezza reale è costituita dalle risorse, dalla produzione di beni e di servizi, dalle competenze dei lavoratori e dalle ore di lavoro da essi svolte; nell’economia monetaria la ricchezza è costituita da carta colorata e carte magnetiche a cui per convenzione attribuiamo un valore non reale.

Le monete complementari valorizzano le risorse poichè, nella maggior parte dei casi, non generano interessi e quindi non servono ad accumulare ricchezza, bensì a generare nuova ricchezza incentivando gli scambi e l'utilizzo delle risorse.

Gli effetti sull’economia sono potentissimiil maggior potere d'acquisto permette diaumentare i consumi, le vendite delle imprese (maggiori profitti) e la capacità produttiva impiegata (maggiore produzione); maggiori profitti e produzione provocano la crescita dimensionale delle imprese, l’aumento degli investimenti nell'innovazione e nella ricerca, l'assunzione di personale e la diminuzione della disoccupazione, tutti requisiti a cui seguono nuovi consumi;  questo circolo virtuoso continua all’infinito e valorizza la produzione, il lavoro e gli scambi.

Le risorse devono tornare al centro dell'economia e la moneta deve riassumere il suo ruolo di strumento di scambio: questo deve essere l’imperativo da condividere per tornare all’economia reale.


RISPARMIO E SVILUPPO
Quanto ci costano gli interessi sul debito e quanto possiamo risparmiare? Facciamo un esempio:  per acquistare un'auto di 20.000 € la maggior parte di noi chiede un mutuo (un prestito bancario) su cui paga un interesse; con un interesse del 5 % la somma da restituire sarà pari a 21.000 €. Quei 1.000 € intascati dalla banca potrei investirli in risorse reali ad esempio acquistando un computer. Il venditore del computer avrà 1.000 € da spendere e investe in pubblicità; l’agenzia pubblicitaria spenderà quei  1.000 € per altri acquisti; permette una crescita maggiore dell'economia.

Consideriamo solo il debito pubblico: per chi non lo sapesse ognuno di noi ha un debito di 30.000 € contratto dai nostri rappresentanti politici. In totale il debito pubblico italiano genera circa 70 miliardi di interessi che paghiamo tramite tasse: circa 1.100 € a persona da pagare ogni anno, che in una famiglia di 3-4 persone diventa di 3.000 o 4.000 euro.

Quanto denaro perdiamo durante la nostra vita? Facciamo degli esempi!
Chi nasce oggi, resta in famiglia fino a 25 anni e vive per 80 anni perderebbe 60.500 € della ricchezza che produce; sommando a tale somma il debito arriviamo a 90.500 €.
Se consideriamo una famiglia costituida da una coppia di 25 anni, che vive per 80, con due figli a  carico per 25 anni avrebbe una perdita di circa 150.000 € della propria ricchezza prodotta. Con il debito considerato solo per la coppia la somma ammonta a 210.000 €.
I due esempi descritti non tengono conto dell’aumento del debito pubblico e dell’interesse che negli ultimi anni è costantemente aumentato in valore assoluto. A quelle somme che costituiscono un debito che non abbiamo contratto noi, ma i governi, per coprire le spese derivanti dalla loro inefficienza e incompetenza.
Al debito pubblico dobbiamo aggiungere il debito privato, costituito dai prestiti che chiediamo alle banche volontariamente per acquistare case, auto, ecc.. In questo caso il debito privato italiano ammonta a circa 524 miliardi di euro; provando a dare una stima calcolata con un tasso del 5 %, gli interessi ammonterebbero a circa 26 miliardi di euro. Sommando interessi del debito pubblico e privato otteniamo un totale di 96 miliardi di euro, che potrebbero essere risparmiati ed essere investiti in economia reale: innovazione, ricerca e sviluppo, occupazione. L'utilizzo della moneta complementare permetterebbe di ridurre l’esposizione al debito e agli interessi da parte delle famiglie favorendo l’aumento di potere d’acquisto nell’economia reale. 
Valorizzare le risorse è uno dei vantaggi delle monete complementari poichè esse, nella maggior parte dei casi, non generano interessi e quindi non servono ad accumulare ricchezza, bensì a favorire gli scambi e a generare nuova ricchezza. La loro natura generalmente locale favorisce lo sviluppo delle risorse e dei mercati locali e la diminuzione dell'occupazione.
Le risorse devono tornare al centro dell'economia e la moneta deve rientrare nel ruolo di strumento di scambio.


PIU' LIQUIDITA' E MENO DILAZIONI DI PAGAMENTO

I vantaggi per l'economia sono davvero tanti: oltre a quelli già descritti le imprese possono sfruttare la moneta complementare per ridurre le crisi di liquidità, le eccessive dilazioni di pagamento e le insolvenze.

Quando un cliente non ha potere d'acquisto in Euro sufficiente a pagare il fornitore, è costretto a supplicare il fornitore per ottenere sconti e rateizzazioni sul prezzo.
La moneta complementare può essere la soluzione a questi problemi: cosa darebbe il fornitore per vedere i suoi clienti pagare immediatamente gli acquisti, magari pagando una parte in Euro e una parte (che non hanno disponibile a breve) in moneta complementare? A sua volta il fornitore potrà spenderli presso il proprio fornitore.
Sono i vantaggi che sfruttano le imprese associate alle reti che utilizzano quotidianamente la moneta complementare: ad esempio la banca svizzera Wir (letteralmente "Noi"), oppure l'italiana BexB (Business Exchange Business) o ancora la belga RES.

giovedì 12 febbraio 2015

Le valute complementari


Le valute complementari sono strumenti di commutazione con cui è possibile scambiare beni e servizi affiancando il denaro ufficiale (rispetto al quale sono complementari). Solitamente le valute complementari non hanno corso legale e sono accettate su base volontaria, ciò contribuisce al loro aspetto identitario, cioè al loro identificare la comunità all'interno della quale sono usate alla stregua dei vantaggi di una tessera associativa.
Un sistema di valuta complementare è infatti accettato e utilizzato all’interno di un gruppo, di una rete, di una comunità per facilitare e favorire lo scambio di merci, la circolazione di beni e servizi all’interno di quella rete sociale, rispetto al resto della comunità.
Per comprendere le ragioni che danno vita a un sistema di valuta complementare, è utile rifarsi al significato antico del denaro:
« Il denaro è un accordo all’interno di una comunità che accetta di utilizzare "qualcosa" come bene di scambio riconosciuto. »
Le valute complementari si collocano come “sistemi di accordo” all’interno di una comunità e vengono utilizzate proprio a questi fini. Esse promuovono la pianificazione a lungo termine, stimolando i partecipanti al circuito a investire in attività produttive connesse, piuttosto che nell’accumulo di denaro e incoraggiano gli scambi e la cooperazione con la propria rete di aderenze, attraverso la circolazione del bene di scambio a cui, solitamente, viene attribuito un valore etico e ideale.

martedì 10 febbraio 2015


La moneta complementare


LE ORIGINI DELLA MONETA
La storia della moneta ha le sue origini nel VII secolo a.C. in Lidia, dove il re Creso creò "l'elettro" costituito da una lega di oro e argento, seguito nelle polis greche dal Dracma.
Ma perchè venne creata la moneta? Per rispondere a questa domanda bisogna fare un lungo balzo all'indietro e tornare alle origini dell'economia quando il commercio era rappresentato dallo scambio di beni tra due soggetti: il baratto.
Con il baratto non era possibile scambiare in modo efficiente le quantità di beni necessari: pensiamo ad esempio ad un falegname che aveva bisogno di grano in un determinato momento; poteva accadere che il produttore di grano non avesse bisogno di legno; quando il produttore di grano invece aveva bisogno di legno poteva accadere che non avesse grano disponibile da scambiare.
Per agevolare gli scambi era necessario uno strumento che permettesse al falegname di comprare grano senza necessariamente scambiare il suo legno e permettesse al produttore di grano di comprare legno senza dover scambiare grano: per soddisfare tali esigenze nacque la moneta.
Alle orgini venne pensata la creazione della moneta perchè il baratto, allo stato primordiale, presupponeva il materiale scambio dei beni (rari erano i servizi allora). Oggi il principio della moneta complementare è in parte assimilabile al baratto ma più sofisticato: lo scambio dei bnei non avviene materialmente ma avviene per mezzo della registrazione e gestione dei crediti reciproci.

Cos'è la moneta complementare
 - La moneta complementare viene emessa in un mercato ristretto ed accettata volontariamente dagli aderenti al circuito commerciale. SI TRATTA DI MEZZO DI PAGAMENTO A TUTTI GLI EFFETTI COME L'EURO. Tutti gli aderenti al circuito riconosceranno a tale moneta il potere di essere utilizzata negli scambi commerciale e con i consumatori finali nell'ambito territoriale dove questa circolerà. Il circuito funzionerà come camera di compensazione di beni e servizi all’interno della quale le aziende comprano ciò di cui hanno bisogno e lo ripagano vendendo il proprio prodotto (o servizio) alla comunità.

Le valute complementari sono strumenti di scambio con cui è possibile acquistare beni e servizi affiancando il denaro ufficiale (rispetto al quale sono complementari). Solitamente le valute complementari non hanno corso legale e sono accettate su base volontaria, ciò contribuisce al loro aspetto identitario, cioè al loro identificare la comunità all'interno della quale sono usate alla stregua dei vantaggi di una tessera associativa.
Un sistema di valuta complementare è infatti accettato e utilizzato all’interno di un gruppo, di una rete, di una comunità per facilitare e favorire lo scambio di merci, la circolazione di beni e servizi all’interno di quella rete sociale, rispetto al resto della comunità.
Per comprendere le ragioni che danno vita a un sistema di valuta complementare, è utile rifarsi al significato antico del denaro: « Il denaro è un accordo all’interno di una comunità che accetta di utilizzare "qualcosa" come bene di scambio riconosciuto. »
Le valute complementari si collocano come “sistemi di accordo” all’interno di una comunità e vengono utilizzate proprio a questi fini. Esse promuovono la pianificazione a lungo termine, stimolando i partecipanti al circuito a investire in attività produttive connesse, piuttosto che nell’accumulo di denaro e incoraggiano gli scambi e la cooperazione con la propria rete di aderenze, attraverso la circolazione del bene di scambio a cui, solitamente, viene attribuito un valore etico e ideale.
La Banca del Tempo
Una particolare moneta complementare è la banca del tempo (abbreviato Bdt), dove in cambio di beni o servizi si offre il proprio tempo. Questo sistema, sempre basato su accordi volontari permette alle persone di offrire quello che hanno a disposizione, ossia il tempo, per ricevere in cambio beni e/o servizi. 

Nasce FastCoin

FASTCOIN è un nuovo MODO DI FARE BARATTO, di fare commercio, di essere solidali, vicino alle imprese e consumatori, un modo alternativo di stimolare l’economia locale. Le imprese si fanno credito e si garantiscono a vicenda con la vendita dei propri beni e/o servizi questo perché FASTCOIN sei tu, tu sei il circuito e tu sei il protagonista del sistema.